Domande e risposte

Transizione ecologica: è importante la certificazione ISO 14001?

Le parole ‘transizione ecologica’ sono oggi di comune utilizzo, ma che cosa significa realmente questo concetto? In questo articolo, cercheremo di approfondire la tematica, introducendo uno strumento fondamentale per gli imprenditori, ovvero la certificazione ISO 14001.

La certificazione ISO 14001, rientra nella schiera di quelle attestazioni volontarie che può richiedere un’organizzazione, definire certificazioni ambientali. Rilasciate da un organismo di certificazione terzo ed accreditato, alla valutazione di norme e standard internazionali.

Le certificazioni in ambito ambientale più comunemente adottate a livello internazionale sono:

  • ISO 14001. La norma internazionale che definisce i requisiti per in sistema di gestione ambientale;
  • Lo standard ambientale definito dal Reg CE 1221/2009;
  • ISO 50001. Norma inerente al sistema di gestione per l’energia;
  • Lo standard di requisiti sulla valutazione degli impatti sul ciclo di vita di un prodotto servizio;
  • Lo standard ambientale sull’impronta di emissione si CO2 nell’atmosfera aziendale;
  • Lo standard che definisce l’impronta di consumo dell’acqua salata e dolce;
  • La norma rispettante i requisiti del Reg CE 66/2010 che identifica i 26 gruppi identificabili con il marchio della qualità ecologica;
  • DICHIARAZIONE VOLONTARIA. Dichiarazione volontaria ambientale per l’etichettatura secondo la norma ISO 14012;
  • Standard trasversali. Varie tipologie di standard ‘alimentari’ come il Global Gap, Friend of The Sea, MSC, ASC, che trattano la sostenibilità ambientale;
  • Norme sui servizi. Norme di ultima generazione come quelle per la sostenibilità degli eventi, della gestione delle spiagge e delle attività di ricezione.

Nel proseguo di questo articolo, cercheremo di dare informazioni utili sul sistema di gestione ambientale, secondo la norma di certificazione ISO 14001.

Che cosa è la transizione ecologica?

La transizione ecologica è una rivoluzione che coinvolge tutto il mondo, che pone l’attenzione su comportamenti volti alla sostenibilità ambientale, rivoluzionando i processi classici intensivi, che tanto hanno danneggiato il nostro ecosistema. E che sono i maggiori colpevoli del cambio climatico.

A livello comunitario, come impegno degli stati membri, è stato istituito il Green Deal. In questo processo, si promuoveranno comportamento per l’abbattimento dell’utilizzo dei combustibili fossili, spingendo verso le energie rinnovabili.

L’introduzione di politiche a favore dell’economia circolare, verso la riprogettazione dei sistemi industriali a favore delle catene del riciclo, e del riuso, della mobilità elettrica, dell’abbattimento di utilizzo dei materiali plastici non biodegradabili.

Promuovendo attività e stanziando fonti che han come obiettivo la neutralità delle emissioni nell’atmosfera di CO2 entro il 2050.

Le aziende saranno al centro di questa rivoluzione. Essendo state considerate colpevoli della gran parte dell’inquinamento, saranno quelle, che grazie alla loro transizione ecologica, potranno avere i maggiori impatti positivi.

Su cosa si basa la transizione ecologica?

La comunità europea ha stanziato circa 200 miliardi di euro al nostro paese, per favorire l’introduzione e l’adozione di politiche volte alla transazione del sistema produttivo intensivo, verso uno modello sostenibile, e per adottare molte attività a favore dell’ambiente.

Sarà la ricerca e l’innovazione dell’industria, dal punto di vista ambientale, che si riusciranno a contrastare i cambiamenti climatici. Non ne godrà solamente l’ambiente. Ma dalla transizione ecologica si apriranno notevoli opportunità industriali, di crescita economica e professionale.

La transizione ecologica si basa su 3 aree principali:

  • revisione delle politiche e gestione dell’ecologia;
  • modifica dello stile di vita della popolazione (lotta agli sprechi, gestione dei rifiuti e dell’energia, ecc.);
  • adozione di norme e standard di certificazione ambientale.

In particolare, la certificazione ISO 14001 può esserti molto di aiuto e nel proseguo dell’articolo potrai scoprire perché.

Che cosa è la norma di certificazione ISO 14001?

La certificazione ISO 14001 è volontaria. L’adozione non permette di definire che un prodotto, o servizio, siano sostenibili. Il suo obiettivo è più profondo.

È quello di fornire gli strumenti ad un’organizzazione per definire un sistema di gestione organizzativa, capace di definire gli impatti, ed attuare le attività necessarie non solo per monitorarli, ma per prevenirli, migliorarli e aumentarne le performance.

La norma ambientale è suddivisa in due grandi aree. Quella obbligatoria, rispettante dei requisiti del testo unico ambientale, oltre che di tutte le disposizioni applicabili.

E quella del miglioramento. Infatti come tutte le norme di gestione, si basa sui principi del PDCA. La sua struttura, su 10 punti, infatti, la rende integrabile con le altre norme più comuni, come per esempio quella per la qualità, ISO 9001, sicurezza alimentare, ISO 22000, e, sicurezza sul lavoro, ISO 45001.

I primi tre punti definiscono la terminologia ed il campo di applicazione. Gli altri punti sono così divisi:

  • Plan: 4 contesto dell’organizzazione, 5 Leadership, 6 Pianificazione, 7 Supporto;
  • Do: 8 Attività operative, ordinarie e straordinarie;
  • Check: 9 valutazione e misurazione delle performance;
  • Act: 10 Miglioramento.

Perché la norma ISO 14001 è importante per la transizione ecologica?

Molto semplice come risposta. Il punto di partenza della transizione ecologica, verso l’economia circolare, è quello di effettuate una valutazione dei consumi e degli impatti aziendali.

La norma di certificazione ambientale, infatti richiede, a questo proposito, una valutazione di impatto iniziale, che fornirà una buona base rispetto, ai consumi energetici, produzione di rifiuti, impatti si aria, suolo, paesaggio, e sull’impoverimento delle risorse naturali.

Un ottimo punto di partenza. Come quello che aiuterà a definire il contesto dell’organizzazione, le parti interessate, stakeholder, e le loro aspettative.

Tutte queste informazioni, saranno fondamentali, per definire una chiara, coerente ed efficace politica ambientale. Promuovendo leadership a tutti i livelli e le risorse necessarie per il sistema. L’attuazione di una valutazione dei rischi, e delle opportunità, necessaria ad identificate chiare attività di mitigazione, monitoraggio, e le possibili opportunità da cogliere.

Informazioni, dati, che saranno utili per la definizione degli obiettivi, e tutte le attività a supporto necessarie per raggiungerli.

Il proseguo della norma, tratterà il monitoraggio su quanto si è pianificato e la gestione del miglioramento. Un processo sistemico, che sarà fondamentale per definire dove siamo e dove vogliamo andare.

Oltre che avere strumento di gestione unico per la prevenzione degli impatti e per la gestione di possibili emergenze ambientali.

Se sei interessato ad approfondire, ti consigliamo di leggere questa guida sul tema: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001, potrà scoprire l’iter, ed i tempi di ottenimento, oltre che approfondirne i requisiti.

I vantaggi della certificazione ISO 14001

La certificazione è un processo composto che comprende una parte di implementazione dei requisiti, una seconda di valutazione da parte di un organismo di certificazione terzo, ed una terza, comprendente il mantenimento dei requisiti rivalutati annualmente dall’organismo.

Sono molto i vantaggi di cui può godere un’organizzazione che riceve il riconoscimento del certificato ISO 14001. Vediamo i maggiori:

  • Partecipazione attiva alle politiche di transizione ecologica;
  • Miglioramento dell’efficienza dei processi a favori dell’ambiente e della produttività aziendale;
  • Progettazione di processi che includono politiche verso le catene del rifiuto, riciclo ed energie rinnovabili;
  • Avere una gestione dei requisiti obbligatori sistemica, per la gestione degli impatti e delle scadenze;
  • Miglioramento della comunicazione aziendale interna e nei confronti di tutti gli stakeholder;
  • Aumento delle competenze delle risorse umane dell’organizzazione;
  • Revisione delle risorse tecniche aziendali con ottica di efficienza ambientale;
  • Diminuzione dei rifiuti, emissioni atmosferiche, immissioni in fogna, e rumore ambientale;
  • Prevenzione e gestione efficace delle possibili emergenze;
  • Protezione contro le sanzioni ed i reali ambientali;
  • Migliorare la reputazione e visibilità della propria azienda sui mercati.
  • Velocizzare i processi di qualifica;
  • Lavorare con la pubblica amministrazione;
  • Attribuzione di punteggi maggiorati nelle gare di appalto ed affidamento;
  • Godere di vantaggi fiscali ed economici.
Carlo Alberto Bello

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