La Ducati Desmosedici è il punto di riferimento, al momento, nella classe regina. Ecco a quanto ammonta il valore di un bolide guidato da Bagnaia e Bastianini.
Le Ducati hanno dimostrato, anche nel 2024, di essere il top in materia di prototipi della classe regina. Le innovazioni tecniche portate in pista nelle ultime stagioni hanno rivoluzionato il mondo dell’intera MotoGP, mettendo in seria crisi i brand giapponesi. La casa di Borgo Panigale è diventata il place to be per i top rider che puntano a conquistare l’ambito titolo mondiale.
Il team factory può fare affidamento sulle performance di due straordinari interpreti come Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. Le GP24 vengono guidate anche dai centauri del team Pramac, Jorge Martin, vice campione del mondo 2023, e Franco Morbidelli, primo prodotto dell’Academy di Valentino Rossi. Il team VR46 e i fratelli Marquez, nella squadra Gresini, si avvalgono delle GP23 che, nel 2023, hanno dominato la scena.
Il nuovo mezzo presentato in inverno a Madonna di Campiglio non pare avere rivali. Nonostante Aprilia e KTM abbiano dimostrato dei passi in avanti, la Ducati ha sviluppato un bolide ancor più potente. Una menzione speciale la merita l’ing. Gigi Dall’Igna che è il vero Deus Ex Machina dei successi della casa emiliana. Le soluzioni aerodinamiche della Desmosedici hanno reso possibile l’apertura di un ciclo di vittorie storiche. Dal 2020 ad oggi la casa di Borgo Panigale domina la graduatoria costruttori. Pecco Bagnaia, invece, ha sfatato il tabù Stoner, conquistando gli ultimi due riconoscimenti iridati.
Le caratteristiche della Ducati
Le prestazioni di tutti i piloti della MotoGP in sella ad una Desmosedici sono state favolose. Non solo Bagnaia ha festeggiato nel 2022 e nel 2023, ma la crescita è stata sensibile anche per Bastianini, Bezzecchi e soprattutto Jorge Martin, primo rivale del numero 1. Ogni miglioria tecnica lanciata dalla Ducati ha costi di progettazione elevatissimi, come ovvio che sia. Dietro c’è un lavoro ingegneristico impressionante. Un contributo sensibile lo ha dato anche Jorge Lorenzo. Date una occhiata anche al progetto dell’ex teammate Valentino Rossi.
Sotto il serbatoio della Desmosedici batte un motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa e 4 valvole per cilindro. La top speed è di oltre 360 km/h. L’impianto frenante è firmato Brembo, con doppio disco anteriore in carbonio da 340mm con pinze a quattro pistoncini. Peso a secco della moto: 157kg. Una tecnologia e una elettronica che arriva a valere una cifra proibitiva. Il costo di una Desmosedici, esattamente come quello delle altre moto della classe regina, si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Una caduta può costare molto cara.