Viaggiare con il palato è possibile. Basta un po’ di ricerca nel supermercato di fiducia per trovare ingredienti che non siamo soliti avere a casa, mettere su un po’ di musica del paese d’origine del piatto e tirarsi su le maniche.
Ecco cinque tra i piatti più famosi a livello internazionale da provare a casa in attesa del prossimo viaggio.
Tacos fatti in casa
Quando pensiamo a cibi messicani ci viene subito in mente questo morbido (o croccante) forziere dorato ripieno di carne, verdure e spezie.
Il taco è un tipico piatto originario del Messico che consiste in un guscio composto da mais o farina ed è solitamente farcito con manzo, maiale e pollo, ma anche pesce, fagioli e formaggi. Non possono mancare salse come guacamole e sour cream.
Quello che nacque come il sostentamento dei popoli indigeni che vivevano nelle zone della Valle del Messico, è ora un piatto amato in tutto il mondo e servito in una miriade di declinazioni e contesti, dalla bancarella di street food al ristorante stellato.
Avrete forse sentito o visto tacos morbidi e duri. La prima versione è quella originale e ricorda il burrito anche se quest’ultimo è molto più grande e viene chiuso più volte. La seconda versione è stata invece creata negli Stati Uniti. È proprio qui che è anche nato il National Taco Day che si celebra ogni anno il 4 ottobre.
Cinnamon Rolls
Le girelle alla cannella sono un dolce popolarissimo in Svezia (dove prendono il nome di kanelbulle), negli altri paesi scandinavi e anche in negli Stati Uniti.
Se amate la cannella, non potrete fare a meno che provarli la prossima volta che fate un salto da Ikea oppure… potete direttamente sporcarvi le mani e farli a casa.
È il dolce preferito della fika, la merenda svedese accompagnata da un caffè e consiste semplicemente in un impasto composto da burro, zucchero e cannella, arrotolato e cosparso di glassa allo zucchero.
Iniziate a bollire l’acqua per fare un caffè filtro e abbinatevi un bel cinnamon roll. La pausa pomeridiana è servita.
Apple pie: la torta di mele fatta in casa
Spostandoci negli Stati Uniti, introduciamo un dessert simile per l’ingrediente principale a quella che noi chiamiamo torta di mele. Ebbene, sappiate che la apple pie, quella americana, è quasi completamente diversa dalla nostra.
Innanzitutto, le origini della apple pie sono riconducibili al ventisettesimo secolo, periodo in cui le colonie inglesi, olandesi e svedesi iniziarono a prendere piede in America. Quindi se dobbiamo dirla tutta, l’origine non è al 100% statunitense. Da buoni patrioti e promotori della propria cultura però, gli americani hanno reso questo dolce proprio ed è oramai un capo saldo della loro tradizione culinaria e tra i cibi americani più famosi al mondo.
Provate a chiedere una apple pie in qualsiasi diner americano e vi verrà servita una grande fetta di torta chiusa e poco elegante, con grandi pezzi di mela che fuoriescono da entrambi i lati. Le mele (tra le migliori per la apple pie troviamo le Granny Smith, Honeycrisp e Jonagold) vengono spalmate con burro, zucchero (bianco e di canna), noce moscata, zenzero e cannella.
La copertura rimane molto croccante, lucida e zuccherina e il piatto può essere anche accompagnato da gelato alla vaniglia.
Ramen
Verso la fine del 1800 i cinesi portarono in Giappone, precisamente nella chinatown di Yokohama, questi noodles in brodo che tanto hanno fatto innamorare anche gli occidentali.
Gli ingredienti della pasta sono molto semplici: farina, sale, acqua e kansui, un’acqua minerale ricca di carbonato di sodio.
Il protagonista principale di una buona scodella di ramen è però il brodo, generalmente fatto con pollo o maiale e unito ad una serie di ingredienti come kombu (alga), katsuobushi (tonno essiccato), cipolle e molto altro.
Ci sono diverse versioni di ramen:
- Shoyu, a base di pollo, verdure e salsa di soia e guarnito con ingredienti come carote, alghe e uova bollite.
- Shio, la versione più antica e a base di pollo, verdure, pesce e alghe. È molto saporito.
- Miso, in cui il miso (che forse già conoscete) viene combinato a brodo di pollo o pesce. Viene condito con porri, cipolle, maiale e altro.
- Kare, un ramen a base di curry di recente introduzione.
Sebbene ogni regione giapponese abbia le sue versioni, potete farlo a casa anche senza gli ingredienti più autentici (magari difficili da trovare) ed ottenere comunque un buon risultato.
Fried rice
Il fried rice capeggia in qualsiasi menù orientale, soprattutto nel sudest asiatico. È un piatto molto semplice, riproducibile in pochi minuti anche a casa. Se non avete una wok, potete usare una padella antiaderente e buttarci dentro riso precedentemente bollito, uova, verdure (piselli e carote), carne (o pesce), salsa di soia e olio di sesamo. Mescolate bene tutti gli ingredienti finché l’uovo non si è ben spezzettato e il riso si è colorato.
Il riso alla cantonese si conserva facilmente: fatene in abbondanza e mettetelo in vaschette per mangiarlo anche nei giorni successivi.
Troppo cibi e hai paura di ingrassare? Nessun timore, tra un cibo esotico e l’altro usa il nostro Pasto sostitutivo preferito ideale per chi vuole tenersi in forma!