Come ha detto in un suo articolo il New York Times, il tennis mondiale sta diventando “veryitalian”. E questo grazie alle imprese degli ultimi anni di talenti come Berrettini, Sinner, Sonego e Musetti ma anche tra le ragazze Camilla Giorgi, Sara Errani e più indietro nel tempo Flavia Pennetta. L’exploit di questi tennisti e le loro incredibili vittorie sono stati da traino per una passione ritrovata da parte degli italiani che negli ultimi tempi si sono riavvicinati a questo sport iniziando a praticarlo in un numero sempre maggiore. Addirittura, secondo le ultime statistiche, il tennis è diventato il terzo sport per numero di appassionati e anche il quarto sport per numero di praticanti nel nostro paese dopo calcio e nuoto. Un boom che si può riscontrare anche da un punto di vista dell’interesse online per questo sport. Infatti anche l’elevato numero di siti di scommesse sul panorama del tennis o di siti di informazione dedicati alla disciplina dimostra quanto sia largo l’interesse per il mondo della racchetta nel nostro Paese. E d’altronde si sa come le gesta dei campioni nazionali siano da volano per un interesse sempre crescente, soprattutto se questi si piazzano tra i primi cento al mondo. Come Sinner, (ottavo), Musetti (diciottesimo), Berrettini (ventunesimo), Sonego (quarantasettesimo) e Cecchinato (ottantacinquesimo).
In Italia più di 3 milioni di persone praticano il tennis in maniera costante, ovvero il 6% di persone sopra i 18 anni e il 20% della popolazione attiva sportivamente. In particolare, di questi tre milioni di tennisti, il 23% ha meno di 34 anni mentre il 37% ne ha oltre 55, dove il 67% sono uomini mentre il restante 33% donne. Questi dati provengono dall’ultima edizione della ricerca curata dall’Osservatorio sullo sport system italiano pubblicato da Banca Ifis, chiamata a monitorare l’evoluzione dello sport system italiano attraverso un documento che approfondisse i dati dell’ecosistema dello sport giovanile e non solo. Grazie a questo studio si è potuta inoltre avere una dimensione reale di quanto lo sport giovanile muova in termini economici. Insomma un movimento di base che è diventato molto importante, considerando che nel 2018 gli appassionati erano “solo” circa due milioni, e considerando, inoltre, che i tesserati ufficiali alla Federazione Italiana Tennis e Padel, sono oltre 550mila tra agonisti di tennis e padel, beach tennis, tennis in carrozzina, amatori non agonisti e allievi delle scuole tennis.
A trascinare la passione della racchetta in Italia sono poi anche i tantissimi tornei che, soprattutto negli ultimi anni, sono nati in diverse città. Non solo gli Internazionali del Foro Italico a Roma o le Atp Finals di Torino ma decine di tornei minori così da dare la possibilità a chi vuole emergere a livello professionistico, fare esperienza e conquistare i primi punti in ottica classifica mondiale. Ma tra i più importanti sono da ricordare i cinque appuntamenti ATP 250 di Firenze e Napoli, il Next Gen ATP Finals di Milano, e naturalmente quelli già citati di Roma e Torino. Poi ci sono i tornei ATP Challenger, a Forlì, Torino, Roseto degli Abruzzi, Sanremo, Barletta, Roma, Vicenza, Forlì e numerosi altri. Insomma l’Italia diventa sempre più appuntamento fisso del tennis internazionale, e ogni anno cresce sempre più l’attesa del grande spettacolo della racchetta.
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