La motivazione, dal latino motus: moto, movimento verso qualcosa. La motivazione é il motivo che ci spinge a muoverci per perseguire un obiettivo, é una spinta a comportarci e perseverare in quel comportamento verso l’obiettivo. Come spiegato da Matteo Rocca noto mental coach: “Dipendenti soddisfatti e motivati lavorano in modo più efficace ed efficiente e migliorano le loro prestazioni.”
Il lavoro è spesso percepito come un peso, come una lotta con i colleghi per guadagnarsi il rispetto dei superiori, mentre in realtà è importante che le persone che fanno parte del gruppo siano motivate ed abbiano un atteggiamento che porti a raggiungere l’obiettivo dell’impresa, tutti insieme come una squadra.
Nell’ambito lavorativo se manca un minimo coinvolgimento emotivo dei collaboratori, ad un certo punto questi si sentiranno demoralizzati, e compiranno il minimo sindacale, non saranno motivati a fare qualcosa in più. Ognuno di noi ha bisogno di sentirsi valorizzato, di sentirsi parte di un gruppo in cui il suo contributo è importante.
Più un collaboratore è motivato e coinvolto nell’azienda più è efficiente e sopporta megliolo stress. Anchese non è facile creare un ambiente lavorativo ottimale, bisogna cercare di comunicare con i collaboratori, prendere insieme le decisioni, trasparenza nei rapporti, sostenere ed aumentare l’autostima del collaboratore, creare posizioni lavorative più stabili, condivisione di valori aziendali per cercar di instaurare un senso di appartenenza. Divertirsi lavorando e festeggiare i successi.
Un lavoratore apprezzato e ascoltato lavora più volentieri
Al tempo stesso cercare di favorire la realizzazione del collaboratore con aggiornamenti, percorsi di formazione, team che collaborino bene insieme, comunicazione efficace con l’ascolto del collaboratore per quanto riguarda le sue esigenze e anche i suoi suggerimenti sul lavoro e l’azienda.
Esistono molte teorie motivazionali ma è l’insieme di molti fattori che stimolano la motivazione nel lavoro: fattori personali come paure, valori, bisogni; fattori socio-culturali come le esigenze familiari o la provenienza della persona. Questa spinta può venir meno per routine o in maniera più generalizzata per disinteresse verso i risultati.
Il lavoratore non apporta solo la sua professionalità, ma anche la sua personalità e il suo bagaglio emotivo: possiamo lavorare molte più ore e molto più produttivamente, se siamo sostenuti e incoraggiati. Diversamente, se il nostro lavoro viene dato per scontato e non veniamo mai premiati per il nostro apporto, non saremo portati a farlo al meglio.
Anche la flessibilità oraria migliora la qualità della vita dei collaboratori e permette loro di conciliare lavoro, famiglia e interessi privati: ascoltare le esigenze del lavoratore, i suoi problemi e le sue richieste, è un modo per farlo sentire apprezzato e ascoltato. Se il lavoratore espone un problema personale, il datore di lavoro dovrebbe trovare la soluzione ideale per entrambi, coinvolgendo quando è possibile anche i colleghi per aiutare il lavoratore momentaneamente in difficoltà.
Formazione, collaborazione e cooperazione sono basilari
Aggiornarsi è un modo per far si che il proprio ruolo in azienda diventi più prestigioso e specializzato: questo può portare ad una promozione o ad un migliore svolgimento delle proprie mansioni.
Condividere gli obiettivi rende più efficiente il lavoro dei collaboratori perché sembreranno loro mete più reali: se dobbiamo arrivare a 100, un conto è che ci debba arrivare il singolo con le sue forze, altro è che ci arrivi il gruppo dividendosi compiti e guadagni in base all’apporto dato. Favorire attività di gruppo per migliorare l’ambiente lavorativo è molto importante.
La chiarezza dell’impresa con i suoi collaboratori è un altro modo di coinvolgerli. Informarli dell’andamento dell’azienda: risultati finanziari, obiettivi in fase di raggiungimento, problemi interni e altre.
Da parte del collaboratore possono capitare momenti in cui la bassa motivazione, dura anche a lungo: è in questo periodo che si vede la forza del gruppo, chi lavora per il raggiungimento degli obiettivi e non per sé stesso.
Si tratta di intraprendere un percorso, che inizialmente sarà duro ma che porterà grandi vantaggi sul lungo periodo. È importantissimo creare un ambiente in cui il lavoratore si senta a suo agio, in cui possa chiedere aiuto ai colleghi senza paura di essere accoltellato alle spalle. Questo dipende dal datore di lavoro: è lui che indica la strada che i suoi collaboratori devono percorrere: un clima disteso porta a lavoratori sereni e motivati.