Mangiare pasta quando si è a dieta Mangiare pasta quando si è a dieta

Mangiare pasta quando si è a dieta: meglio normale o integrale?

È molto diffusa l’idea che la pasta faccia ingrassare, per questo motivo molte persone se ne privano. È il momento di capire se si può mangiare pasta mentre si è a dieta.

Molte persone credono che mangiare pasta contribuisca l’aumento di peso e per questo motivo se ne aprivano. Tuttavia, a seconda del tipo di impasto e del metodo di preparazione scelto, questo alimento amidaceo può diventare un prezioso e gustoso alleato dimagrante…

Mangiare pasta quando si è a dieta
Mangiare pasta – Step1.it

Dando un’occhiata ai numeri ci si potrebbe spaventare perché 100 g di pasta cruda forniscono tra le 350 e le 375 kcal. Ma non bisogna dimenticare che quando la pasta si cuoce aumenta notevolmente di peso, tanto che 30 grammi di pasta cruda equivalgono a 100 g di pasta corta.

A conti fatti 180 grammi di pasta in bianco determina l’assunzione di circa 180 kcal. Il pericolo maggiore, per quanto riguarda il controllo del peso corporeo, ha a che fare più con il condimento che con la pasta in sé per sé. Ma oggi vogliamo soffermarci su un’altra questione legata al tipo di pasta da mangiare quando si è a dieta: meglio normale o integrale?

Mangiare pasta quando si è a dieta: ecco quali scegliere

La pasta normale è prodotta da farina raffinata e per questo motivo ha perso gran parte dei suoi micronutrienti e della fibra. La pasta integrale infatti conserva più nutrienti naturali del grano, quindi vitamine e sali minerali, incluse le fibre. È proprio l’elevato contenuto di fibre che permette a questo tipo di pasta di avere un indice glicemico leggermente più basso rispetto alla pasta normale.

Pasta normale o integrale
I benefici della pasta – Step1.it

Questa particolarità consente di conservare la stabilità dei livelli di zucchero nel sangue evitando i famosi picchi glicemici, che sono i principali responsabili degli attacchi di fame. Riuscendo ad avere una sensazione di sazietà più prolungata, si riesce a controllare meglio il peso.

Non ci sono grandi differenze tra le due varietà di pasta in termini di apporto calorico. Tuttavia, è opportuno ricordare che nonostante gli indubbi vantaggi legati al consumo di pasta integrale, per perdere peso è necessario bilanciare correttamente le calorie complessive. In pratica è necessario consumare più calorie devi introdotte tramite l’alimentazione: è il deficit calorico che determina la perdita di peso!

Al di là della questione dieta, la pasta integrale presenta una serie di vantaggi che dovrebbero spingere i consumatori a preferirla alla tasca raffinata: maggiori apporto di fibre, benefici per la salute a lungo termine, più nutrienti e indice glicemico più basso.