Viviamo nell’era di internet da anni, eppure vi sorprenderà scoprire il numero enorme di utenti che utilizzano password totalmente insicure.
Nel mondo digitale sempre più interconnesso in cui viviamo, la sicurezza delle password è diventata una delle principali preoccupazioni per gli utenti di Internet. Tuttavia, nonostante gli sforzi per educare gli utenti sulla creazione di password robuste, molte persone continuano a utilizzare combinazioni deboli e facilmente indovinabili, mettendo così a rischio la propria sicurezza online. Ecco quali sono quelle che vengono immediatamente violate da hacker e criminali informatici.
Una delle principali cause di password deboli è l’uso di combinazioni troppo semplici e facilmente intuibili. Spesso, gli utenti scelgono password basate su parole comuni, numeri sequenziali o informazioni personali facilmente reperibili, come date di nascita o nomi dei propri familiari. Queste pratiche rendono le password vulnerabili agli attacchi con cui gli hacker tentano ripetutamente di indovinare la password utilizzando varie combinazioni.
Inoltre, un’altra pratica insicura è l’utilizzo della stessa password per più account online. Questo comportamento aumenta esponenzialmente il rischio di compromissione dei dati, poiché se un account viene violato, gli hacker potrebbero ottenere accesso a tutti gli altri account dell’utente che condividono la stessa password.
La mancanza di aggiornamento delle password è un’altra area di preoccupazione. Molti utenti tendono a utilizzare le stesse password per anni senza cambiarle, anche dopo violazioni di sicurezza o avvisi di cambiare password. Questo comportamento lascia gli account vulnerabili a potenziali attacchi futuri, poiché le password possono essere state compromesse senza che l’utente ne sia a conoscenza.
Per contrastare questo problema, è fondamentale educare gli utenti sull’importanza di utilizzare password complesse e uniche per ciascun account, nonché sull’importanza di aggiornarle regolarmente. Inoltre, l’utilizzo di gestori di password può semplificare notevolmente la gestione delle credenziali di accesso, consentendo agli utenti di generare e memorizzare combinazioni robuste in modo sicuro.
Purtroppo, però, sempre tante, troppe, persone continuano a usare password ovvie, che mandano a nozze gli hacker. Se si pensa, solo per fare qualche esempio, che “123456” sia usata in Italia da 37.615.252 di persone. O che la sua maldestra variante “123456789” sia utilizzata da 16.694.411 utenti. Ancora, nella top (flop) ten delle password meno sicure utilizzate in Italia troviamo “qwerty”, che protegge (si fa per dire) oltre dieci milioni di persone. Ci sono poi i nomi propri “andrea” e “francesco”, utilizzati, complessivamente, da mezzo milione di persone. Mentre oltre 200.000 tifosi bianconeri (immaginiamo) utilizzano la password “juventus”.
Per creare password più sicure esistono dei programmi ad hoc. Se, invece, vogliamo farlo in maniera fai-da-te, possiamo cambiare le maiuscole di alcune lettere, sostituire alcune lettere con numeri e simboli ($ per S, 8 per B) o scrivere in modo errato o abbrevia alcune parole. In conclusione, la sicurezza online dipende in gran parte dalle password utilizzate dagli utenti. È fondamentale adottare pratiche di creazione e gestione delle stesse al fine di proteggere i propri dati e la propria identità online.
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