Cosa può dire la nostra voce, cosa può rivelare che nemmeno possiamo immaginare? Alcuni studi hanno stabilito una verità interessante.
Alcuni elementi del nostro corpo, alcuni tratti, possono rivelare precise verità, e di conseguenza possono portare e riflessioni più che mai accurate che probabilmente qualche tempo non si sarebbero mai affrontate del tutto. Nel caso specifico, si andrà a indagare su quello che può nascondere, per cosi dire, la voce di una persona. Specifiche ricerche hanno individuato in questo caso delle combinazioni davvero interessanti che portano dunque ad associare la stessa tonalità di voce a particolari caratteri.
Voce cigolante, profonda, bassa, accesa, spenta, le possibilità possono essere quasi infinite. La psicologia, negli anni ha provato a interpretare quelli che possono essere i legami tra voce e carattere, comportamento. La voce bassa, per esempio spesso è segno di carattere estroverso, in alcuni casi addirittura attrazione sessuale, mentre, per esempio, una voce molto alta può rappresentare un riflesso di cercato potere. Un borbottio, dicono gli psicologi, può far riferimento a una intelligenza molto acuta, qualcosa sulla quale è davvero complicato riflettere, insomma.
La voce è rivelatrice di numerosi aspetti: cosa dice la nostra voce su ciò che siamo
Gli aspetti presi in considerazioni dagli scienziati sono davvero numerosi nel corso degli anni. Per esempio le persone con la bocca rivolta verso il basso, possono apparire in qualche modo più fredde e meno affidabili per gli altri. Uno studio realizzato nel 2020, ha poi determinato che gli uomini che hanno voci profonde hanno maggiori possibilità di attirare partner, cosi come hanno più alte possibilità di tradirlo a causa dei livelli di testosterone decisamente alti. Uno studio precedente, del 2012, aveva già rivelato che i cittadini tendono a votare politici con toni di voce bassi perchè ritenuti più inesti, attraenti e intelligenti.
Altre riflessioni in merito hanno poi evidenziato che, per esempio, chi parla velocemente ha probabilmente molto da raccontare e condividere. Di recente, poi, alcuni psicologi dell’Università di Stanford hanno determinato per poi lanciarsi in una vera e propria indicazione che il parlare lentamente può comunicare in qualche modo fiducia e postere. Un fonetico della Ohio State University, Keith Johnson, ha infine scoperto che quando si saltano le sillabe si crea uno stato di vera e propria confusione nel momento in cui si sta colloquiando con qualcuno. Elementi che possono passare inosservati, certo, ma che nel senso pratico possono portare a più che mai interessanti spunti di riflessione.