Conosci la malattia detta “mangiacarne”? Un’infezione che può essere letale. Scopri come si trasmette e quali sono le cause.
Fortunatamente questa malattia terribile è abbastanza rara, ma di recente si è avuto un caso negli Stati Uniti: un uomo di 50 anni ha passato veramente un brutto momento; a causa di questa malattia, gli è stato asportato il 70% dei tessuti molli di una gamba. Ed è stato fortunato! Se non fosse andato all’ospedale in tempo, l’esito sarebbe stato fatale. Questa malattia insorge improvvisamente e deve essere curata nel minor tempo possibile altrimenti le conseguenze possono essere letali.
Il nome scientifico della malattia mangiacarne è fascite necrotizzante, un infezione gravissima dei tessuti molli. Colpisce inizialmente il derma ma poi passa ai tessuti sottocutanei e può arrivare anche ai muscoli se non fermata in tempo con terapie adatte.
Da qui deriva il suo nome volgare di mangiacarne perché effettivamente “mangia” i tessuti molli anche in profondità. Nel caso dello statunitense, infatti, i chirurghi hanno dovuto eliminare molto tessuto interno già necrotizzato e, se non fossero riusciti a fermare l’infezione, l’uomo avrebbe avuto l’amputazione della gamba nella migliore delle ipotesi!
Quali sono le cause della malattia mangiacarne e i sintomi che ci devono mettere in allerta
La causa della fascite necrotizzante sono dei batteri, principalmente gli streptococchi del gruppo A. Questo tipo di streptococco è presente nelle infezioni della gola, ecco perché la malattia mangiacarne è stata associata ai morsi: in questo caso specifico dell’uomo statunitense, la malattia è insorta dopo che, in una lite, un familiare gli ha dato un morso trasmettendogli lo streptococco A. In realtà questo streptococco non è l’unica causa di questa malattia, vi sono molti altri batteri che incidono e che, combinandosi con patologie già presenti negli individui, possono scatenare la fascite necrotizzante.
I sintomi di questa terribile malattia iniziano con l’arrossamento della parte che è stata contaminata dai batteri, in seguito si presentano delle tumefazioni piuttosto consistenti fino ad arrivare alla presenza di pus. Se non viene effettuata subito una profilassi a base di antibiotici specifici e, nei casi più gravi, la rimozione chirurgica dei tessuti molli interessati.
La malattia evolve velocemente; a volte in 48 ore si arriva già alla necrosi della parte e non si avverte più il dolore perché sono stati attaccati i nervi. Quindi è importante non sottovalutare e sottoporre il problema ad un medico che possa intervenire rapidamente.