I farmaci non vanno assunti con superficialità. Ci sono interazioni da conoscere ed evitare per non rischiare problemi di salute.
I cittadini si improvvisano molto spesso medici pensando di conoscere bene farmaci, posologia e indicazioni. La cura fai da te passa dall’influenza fino alla sintomatologia più grave che richiederebbe l’intervento di un dottore vero.
Se si analizza il contesto sanitario in Italia emergono dati preoccupanti e su cui riflettere. Noi italiani siamo tra i cittadini più in salute al mondo ma la sensazione è di essere sempre malati o avere qualcosa che non va. La Sanità pubblica non ci dà fiducia e spesso si opta per cure private anche se a volte tale scelta è dettata dai lunghi tempi di attesa nel settore pubblico. Da qui un altro problema, quello che non tutti possono permettersi di spendere soldi per curarsi o svolgere esami a tutela della propria salute.
Piuttosto che togliere al budget familiare una somma più o meno onerosa si preferisce trattare il sintomo senza indagare più a fondo e spesso si procedere con cure fai da te. Eppure se non si è medici il rischio di conseguenze gravi è alto. Sia perché non effettuare controlli potrebbe far avanzare una patologia importante sia perché si possono commettere errori come quello di combinare farmaci non compatibili.
Le interazioni tra farmaci, cosa sapere per evitare problemi di salute
Tante persone assumono contemporaneamente più farmaci. Se dietro prescrizione medica non dovrebbero verificarsi problematiche a meno che non si manifestino effetti collaterali dell’uno o dell’altro. Il dottore sarà in grado di riconoscere il problema e cambiare se necessario la terapia. Diverso il caso dell’autoprescrizione di medicinali per cure fai da te. Spesso l’interazione tra farmaci viene ignorata soprattutto quando si assumono farmaci da banco, quelli senza obbligo di ricetta medica.
Prendiamo ad esempio gli antinfiammatori usati per il raffreddore o il mal di testa. Si prendono ormai abitualmente ma bisogna conoscere le interazioni con altri principi attivi come quelli presenti nelle pastiglie per abbassare la pressione arteriosa. Per il paziente che soffre di ipertensione, dunque, è consigliabile consultare il farmacista o il medico di base per farsi indicare il medicinale associabile con quello già assunto.
Stesso discorso per gli integratori. Pur essendo naturali a base vegetale possono interferire con altri farmaci. Leggere l’etichetta, dunque, è fondamentale per capire cosa si sta ingerendo. In conclusione, non bisogna sottovalutare le possibili interazioni tra pastiglie. Anche il Ministero della Salute invita alla precauzione.