Il mercato sostenibile dell’Inter si sta trasformando da incubo (nelle previsioni) a sogno: dopo Frattesi ecco sullo sfondo un signor jolly argentino.
Effetto Champions League, che non sarà portata a Milano bensì a Manchester City ma sta regalando comunque l’opportunità a molti big di indossare la maglia nerazzurra, per competere su tutti i fronti. Non si spiega altrimenti il mercato estivo dell’Inter.
Doveva essere un mercato sostenibile senza disponibilità, invece un club pieno zeppo di debiti (il Times in una recente inchiesta ha parlato addirittura di circa 900 milioni) sta guadagnando rinforzi, molto superiori a chi sta uscendo.
Una reazione a catena davvero importante e per certi versi sorprendente: pochi giorni dopo la fine della telenovela Brozovic (volato all’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo) è arrivato Davide Frattesi, semplicemente il centrocampista (Azzurro) più conteso della Serie A. L’Inter per il momento ci ha guadagnato oggettivamente in prospettiva visto che tra i due ci sono sette anni di differenza (classe 1992 il croato, classe ’99 il capitolino) e probabilmente anche in qualità.
Un’uscita sicura, un’entrata probabile
A pochi giorni dalla cessione di Roberto Gagliardini nella vicina Monza (per il centrocampista bergamasco è stato sottoscritto un contratto triennale da un milione e mezzo di euro a stagione) potrebbe arrivare un altro tuttocampista esperto sì, ma nettamente più forte, un autentico jolly che farebbe certamente le fortune di Simone Inzaghi.
El Tucu Pereyra rappresenterebbe il più classico dei colpi alla Marotta, a parametro zero, marchio di fabbrica dell’uomo mercato (insieme ad Ausilio) nerazzurro. Così sono stati presi, tra gli altri, Mkhitaryan o Darmian, volendo anche Marcus Thuram: giocatori esperti o affidabili, duttili tatticamente. Come l’armeno, impiegato da mezzala, metronomo di centrocampo ma anche da seconda punta. Come l’ex Parma, partito come alternativa a Dumfries ma che ben presto ha giocato al posto di Skriniar nella difesa a tre. L’acquisto di Pereyra rientrerebbe in questa logica. Un jolly nelle mani di Inzaghi, utilizzabile a centrocampo, ma anche sulla fascia destra, come ha dimostrato ampiamente di saperci giocare nella stagione appena terminata nell’Udinese di Sottil.
L’argentino sembra fatto apposta per rappresentare l’ultimo tassello del centrocampo nerazzurro, un signor acquisto anche low cost visto che a Udine guadagnava un milione a stagione, meno di quanto l’Inter ha pagato Gagliardini (1,5 milioni netti) negli ultimi anni. Frattesi (sicuro) e Pereyra (probabile) al posto di Brozovic e Gagliardini: per fortuna che il mercato sostenibile dell’Inter avrebbe dovuto rappresentare un cruccio per Simone Inzaghi.