Quando assumiamo farmaci dobbiamo fare attenzione a non combinare tra loro medicinali che possono entrare in contrasto.
Un recente studio ha aggiornato le linee guida dimostrando che ci sono tre farmaci di uso comune che non andrebbero abbinati tra loro.
Tutti i farmaci hanno effetti collaterali, tuttavia in alcuni casi questi effetti possono essere provocati dall’abbinamento di medicinali contrastanti tra loro. Si tratta di una scoperta scioccante che è importante diffondere per evitare che le persone commettano questo gravissimo errore.
I ricercatori studiano per effettuare scoperte che possano migliorare la conoscenza in campo medico e farmacologico. In particolare, gli scienziati conoscono perfettamente la complessità dell’assorbimento di un medicinale, per questo motivo hanno cercato di capire se ci sono farmaci che non andrebbero assunti contemporaneamente. Ciò che ne è emerso ha lasciato tutti senza parole.
Esistono infatti i farmaci di uso comune che spesso vengono abbinati con troppa superficialità. Analizzando 23 farmaci comuni, il team di ricercatori ha scoperto che alcune molecole interagiscono tra loro producendo effetti indesiderati e peggiorando o massimizzando l’efficacia della terapia.
Le indagini hanno rilevato che assumere un comune antibiotico con un fluidificante del sangue può rappresentare un’interferenza all’efficacia dell’uno e dell’altro medicinale. A quanto pare la doxiciclina interagisce con il warfarin, ma anche con altri farmaci.
I risultati hanno sottolineato proprio come la doxicillina subiscano l’influenza di altri farmaci che contengono i principi attivi di digossina, levetiracetam e tacrolimus. Grazie a questa importante scoperta in campo medico sarà possibile per i ricercatori plasmare un farmaco più sicuro, ma soprattutto che conservi la propria efficacia anche quando viene abbinato ad altri medicinali.
In ogni caso, quando si introduce un medicinale è sempre bene consultare il proprio medico di base e non agire in autonomia. Allo stesso tempo, se uno specialista ci prescrive un determinato farmaco, è opportuno informarlo sull’assunzione di altri medicinali che hanno scopi terapeutici differenti.
Solo consultando un medico e informandolo di tutto ciò che riguarda il proprio stato di salute si può avere la certezza di assumere i medicinali giusti.
Non ha alcun senso assumere un farmaco che serve a curare un determinato sintomo, ma interferisce con un’altra patologia o una sindrome. Un esempio molto conosciuto in campo medico è quello dei farmaci contro la nausea e contro il vomito che, però, possono peggiorare i sintomi del morbo di Parkinson. Lo stesso discorso vale anche per gli antinfiammatori che possono alterare le funzionalità renali.
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