La riforma voluta dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, prevede sanzioni pesanti per chi viene beccato col telefono al volante.
Era inevitabile che uno degli emendamenti – dei 770 presentati – alla riforma del Codice della strada riguardasse l’utilizzo dello smartphone alla guida. Soprattutto considerando i tantissimi incidenti che si sono verificati in tempi recenti proprio per via della troppa distrazione causata dai cellulari. Il Governo è pronto a un inasprimento delle sanzioni senza precedenti, andando a modificare l’art. 173 della normativa attualmente in vigore.
Al comma 2 è previsto il divieto per il conducente di fare uso di dispositivi elettronici di qualsiasi tipo – apparecchi radiotelefonici, tablet, computer portatili, smartphone, etc. – che lo costringano a togliere le mani dalla posizione di sicurezza al volante. Stesso discorso vale per le cuffie ‘sonore’, visto che chi è alla guida deve poter far affidamento su un’adeguata capacità uditiva. Alla quale contribuiscono, ovviamente, entrambe le orecchie.
A oggi, il conducente che viene beccato dalle forze dell’ordine a utilizzare lo smartphone mentre è al volante, verrà punito con una sanzione amministrativa che può andare dalle 165 alle 660 euro. La sospensione della patente invece – da uno a tre mesi – si verifica nel momento in cui chi è alla guida compia una seconda violazione. Si parla in questo caso di recidiva. Così viene stabilito nel Codice della strada, all’articolo 173 comma 3-bis ma presto le conseguenze per atti del genere saranno ancora più gravi.
Sì, perché con la nuova riforma voluta dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si cercherà di arginare una volta per tutte questi comportamenti. La formula prevede infatti la sospensione già alla prima infrazione e la durata sarà commisurata all’importo totale dei punti posseduti sulla patente di guida. Da calcolare al momento della violazione, ovviamente. Entrando più nel dettaglio, verrà ritirata per una settimana se la cifra sia compresa tra 10 e 20 punti oppure per quindici giorni se questa dovesse essere inferiore a 10.
E non è finita qui. Perché se l’automobilista dovesse essere coinvolto in un incidente stradale di qualsiasi entità, direttamente o indirettamente – ad esempio mandando fuori strada un’altra macchina -, allora il periodo di sospensione viene raddoppiato. Insomma, d’ora in poi ogni distrazione potrebbe costare parecchio cara.
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