Dal 2020 in poi, lo smart working è diventato una realtà consolidata, e oggi in Italia sono più di 3,5 milioni gli italiani che lavorano direttamente da casa propria. È un nuovo modo di vedere e vivere il lavoro, che ha preso piede prima nelle grandi città del nord Italia, con il primato assoluto di Milano, la città delle grandi possibilità, per poi diffondersi ovunque.
Ma quante sono le aziende che utilizzano lo smart working a Milano, con un piano ben definito? Scopriamolo.
Smart working in Italia: la rivoluzione è cominciata
Negli ultimi tre anni sempre più aziende hanno cominciato a proporre ai propri dipendenti piani di smart working. Questa modalità di lavoro, infatti, porta grandi vantaggi e benefici sia all’una sia all’altra parte: se l’azienda risparmia sugli affitti dei locali e degli uffici e sulle bollette di luce e gas per mantenerli, anche il lavoratore può trarre vantaggi economici da questa opzione. E può anche guadagnarci in qualità della vita, con meno code in mezzo al traffico di lunedì mattina, per esempio.
Le grandi città, come il capoluogo lombardo, sono state le prime nelle quali la diffusione dello smart working è stata evidente, grazie alla concentrazione di grandi aziende che ospitano al loro interno e maggiore possibilità di avere ottime connessioni alla rete, grazie anche alle offerte Internet Milano e altre città. Oggiuna gran parte delle maggiori aziende italiane ha un programma di smart working attivo, mentre altre prevedono di aumentare i giorni lavorativi da svolgere a casa fino a 2,7 per ogni settimana.
Più della metà dei lavoratori vede in queste soluzioni una svolta positiva, la vera innovazione del settore lavorativo: la maggior parte degli smart workers, infatti,vede la propria produttività notevolmente aumentata lavorando in un ambiente familiare e tranquillo.
Chi può lavorare in smart working?
Certo è che sono necessari alcuni requisiti per lavorare in smart working, e che chi vuole intraprendere questa via -o è costretto a farlo per questioni aziendali- deve adattarsi a essi. Primo tra tutti è una buona connessione a Internet, che sia stabile, affidabile e possibilmente con un’ottima velocità di upload. Questo perché lavorando non basta la velocità di download per scaricare dati, ma bisogna avere anche la certezza di riuscire a inviarli, e poter effettuare operazioni come il caricamento dei file sul server aziendale o l’invio di mail con allegati pesanti. Per questo, è bene valutare le offerte internet e scegliere quella più vantaggiosa in base all’utilizzo che si farà della connessione a casa.
Questo è il requisito principale, ma per lavorare in smart working è necessario anche altro, come per esempio una postazione totalmente dedicata e la garanzia di avere un posto silenzioso e privato, senza che il lavoro possa subire costanti interruzioni. Più che altro, avere uno spazio dedicato garantisce maggiore concentrazione e, di conseguenza, aumenta il livello di produttività del lavoratore stesso.
Molto spesso, poi, è necessario munirsi di webcam, perché può essere necessario fare delle call con videocamera accesa, e in quel caso anche un buon microfono esterno potrebbe essere molto utile.