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Creme solari, tutti i falsi miti da sfatare: ecco come utilizzarle al meglio

Le creme solari sono veramente la chiave per una perfetta abbronzatura senza mettere a rischio la pelle? Sfatiamo falsi miti e scopriamo la verità.

Quando il sole picchia occorre proteggere la pelle da possibili ustioni. Fin da piccoli ci insegnano a mettere la crema solare ma spesso la dimentichiamo. Quanto è grave?

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Le false credenze sulle creme solari – Step1.it

Passare una giornata al mare consente di allontanarsi dalla calura estiva e rinfrescarsi con la brezza marina. Sdraiati sull’asciugamano, in acqua a fare il bagno, ad una partita di beach volley, il nostro corpo è costantemente esposto ai raggi del sole. E la cosa ci piace perché ci abbronziamo e facciamo il pieno di vitamina D. Siamo talmente distratti che spesso dimentichiamo oppure ignoriamo volutamente di spalmare la crema solare. Si tratta di una procedura alquanto noiosa ma attenzione, non compiendola si rischia grosso.

Creme solari, cosa dobbiamo sapere prima di andare al mare

L’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato i raggi UVA e UVB come cancerogeni per l’uomo causando principalmente tumori della pelle. Nessun dubbio, dunque, sulla loro pericolosità ma occorre sempre tenere in considerazione la quantità.  Prendere il sole non fa male in modo assoluto. Sintetizza la vitamina D ma non bisogna eccedere e, soprattutto, occorre proteggere la pelle. E questo non solo in estate e al mare ma anche durante le altre stagioni e anche se si va in montagna. Il Codice Europeo contro il cancro, infatti, suggerisce l’utilizzo delle creme solari tutto l’anno.

Creme solari cosa sapere per non rischiare
Creme solari, come utilizzarle al meglio – Step1.it

Una puntualizzazione da conoscere sul fattore di protezione dei prodotti in circolazione. La maggior parte delle creme si riferisce unicamente agli UVB. Solo alcune hanno il bollino rotondo con scritto UVA oppure UVA/UVB. Per la Legge europea è necessario che ogni crema contenga un filtro anti UVA pari almeno ad un terzo del fattore di protezione indicato sull’etichetta del prodotto. Significa che con un fattore 30 dovrà essere un Spf 10 per gli UVA.

Non bisogna cadere nell’errore, poi, che quando si è abbronzati non bisogna più mettere la crema solare. L’abbronzatura è un filtro ma non abbastanza efficace da proteggere totalmente la pelle. E mai lesinare sulla quantità. Nonostante la sensazione di unto possa dar fastidio occorre abbondare spalmando tanta crema quanto una pallina di ping pong.

Mai fidarsi della resistenza all’acqua indicata sul prodotto. Ogni volta che si fa il bagno bisogna rimettere la crema solare così come dopo un’attività sportiva o quando ci si asciuga il sudore. In generale si consiglia di applicare la crema ogni due ore.