Il mondo che verrà, la vita nel 2050 e cosa resterà del genere umano. I risultati di un’analisi lasciano in qualche modo perplessi.
Quante volte sarà capitato di confrontarsi con quelle immagini dei primi anni del novecento, quelle che in un modo o nell’altro immaginavano il futuro, spesso i nostri attuali giorni, fantasticando sulle innovazioni tecnologiche, sulla facilità della vita sostenuta da innumerevoli sistemi automatizzati capaci di semplificare per l’appunto ogni cosa. Oggi guardando quelle stesse immagini viene quasi da sorridere, considerando quanta troppa fantasia in effetti ci fosse, nonostante gli indubbi passi in avanti e la stessa semplificazione del quotidiano in quasi ogni ambito.
Oggi, numerosi esperti provano a prevedere quello che sarà il futuro, a come sarà la vita tra venticinque o trent’anni, provano a immaginare in che modo lo stesso quotidiano possa realmente cambiare. I risultati però, a differenza delle vecchie immagini del novecento, sono ben diversi, e da sorridere c’è ben poco. Lo scenario ipotizzato, in qualche modo previsto avvalendosi di numero strumenti, non lascia affatto ben sperare in quelli che saranno i prossimi anni. Le alterazioni causate da innumerevoli fatturi potrebbero essere fatali, nel vero senso della parola.
Come sarà la vita nel 2050? L’analisi dei ricercatori del National Center for Climate Restoration mette i brividi
Una specifica indagine, una analisi accurata condotta dai ricercatori del National Center for Climate Restoration mette i cittadini di fronte a uno scenario ipotetico capace di mettere i brividi. Una previsione che ha come termine il 2050 che non fa certo ben sperare in merito a quelle che saranno le conseguenze di specifici atteggiamenti umani. Il riscaldamento globale raggiungerà soglie probabilmente altissime, che metteranno in atto una serie di profonde alterazioni, fatali, purtroppo, per l’intero ecosistema.
Il tutto sarà causa di migrazioni che coinvolgeranno milioni di persone in tutto il pianeta. I policy maker mondiali, responsabili di tutte le valutazioni globali nell’ambito continuano a sottovalutare fino al 2030 quelli che potrebbero essere i rischi del cambiamento climatico. La possibilità di costruire una economia a zero emissioni, provando ad abbattere i livelli di CO2, i questo modo naufragano del tutto, consegnandoci uno scenario futuro non di certo sereno, anzi.
Questa potrebbe essere l’ultima concreta occasione di salvare il nostro pianeta e invece, chi ha il potere di agire, di fatto non lo fa. La crisi idrica avanza, l’agricoltura è sul punto di implodere con il crollo dei raccolti e l’aumento dei prezzi. In futuro, guerre e carestie potrebbero mettere fine a tutto ciò che oggi conosciamo, tutto, ogni cosa.