È giallo sul testamento di Silvio Berlusconi che avrebbe cambiato all’ultimo in favore di Marta Fascina. I dettagli della vicenda
Dopo il funerale del Cavaliere, si è aperta ufficialmente la partita per la successione degli eredi. In ballo ci sono tantissimi soldi, visto che Forbes ha stimato un patrimonio di circa 6,8 miliardi di euro.
Nelle ultime ore, i numeri che circolano in merito al patrimonio di Silvio Berlusconi variano tra i 2 e i 4 miliardi di euro, ma c’è l’incognita che riguarda gli investimenti finanziari personali. Stiamo parlando di un vero tesoro fatto non solo di azioni societarie, ma anche di ville e yacht di lusso, ma che vede al centro la spartizione della sua parte di Fininvest che è del 61%.
Gli eredi diretti del Cavaliere sono i cinque figli: Marina e Pier Silvio, nati dalla prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio; Barbara, Eleonora e Luigi, nati dal secondo matrimonio con Veronica Lario. Tuttavia, pare che all’apertura del testamento di Berlusconi ci potrebbero essere delle sorprese, visto che la platea dei beneficiari potrebbe essere più larga del previsto. Pare che l’ex Presidente del Consiglio l’abbia modificato all’ultimo per Marta Fascina.
Testamento Berlusconi modificato per Marta Fascina: le indiscrezioni
Attualmente, il testamento di Silvio Berlusconi si trova dal notaio Arrigo Roveda del noto Studio RLCD. Nel documento sono contenute le volontà del Cavaliere sulla destinazione che riguarda il suo 33% del patrimonio, come vuole la legge per chi non è sposato ma ha diversi figli. A far discutere è la posizione di Marta Fascina, la donna che è stata accanto all’ex leader di Forza Italia fino ai suoi ultimi giorni.
A riportare notizie fresche è stato il quotidiano Il Messaggero, il quale ha rivelato che Berlusconi avrebbe modificato il testamento prima del suo ricovero al San Raffaele di Milano. A quanto pare, avrebbe deciso di destinare una somma di denaro per la donna che lui considerava, a tutti gli effetti, sua moglie.
Si vocifera anche che Berlusconi abbia destinato il 61% delle Holding Italiana Prima, Seconda, Terza e Ottava ai cinque figli, facendo in modo che il controllo di Mediaset rimanga a Marina e Pier Silvio.
Tuttavia, pare che il Cavaliere si sia assicurato che i figli non litighino per il gruppo, arrivando a chiedere persino di inserire l’unanimità nel caso in cui l’azienda avesse un’offerta di vendita.
Per il momento si tratta solo di congetture. Si dovrà attendere l’apertura del testamento per capire quali sono state le reali volontà del Cavaliere prima della sua morte.