Ne basta un pizzico per dare al caffè tutto un altro sapore: è un vero toccasana e ti farà dimenticare dello zucchero.
“Il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è?”. Così recitava Nino Manfredi in un vecchio spot pubblicitario dedicato alla bevanda, C’è chi ama il caffè amaro, chi zuccherato. Chi preferisce la tradizionale moka, chi invece il caffè del bar o quello in cialde che si può fare a casa, e che simula quello preso dal nostro barista di fiducia. Comunque lo si voglia declinare, ad ogni modo, il caffè resta pur sempre un piacere, va detto.
Il caffè, però, non è solo un piacere: ci sono molte proprietà che questa bevanda possiede che vanno oltre quelle prettamente organolettiche. L’effetto stimolante del caffè si percepisce anche sull’attività digestiva in quanto stimola la secrezione gastrica e biliare. Il caffè, inoltre, diminuisce l’appetito e riduce la sensazione di fame. Ha importanti proprietà antiossidanti e, secondo diversi studi, proprietà antinfiammatorie.
Inoltre, il caffè può avere anche dei notevoli benefici per la salute cognitiva, grazie all’aggiunta di una serie di ingredienti, che nulla hanno a che vedere con lo zucchero (che anzi viene consigliato di eliminare) e che, a seconda delle loro proprietà, hanno differenti benefici sul nostro cervello.
A raccontare quanto sia importante e benefico aggiungere le spezie al caffè è il neurologo Brandon Crawford, che sul sito web SheFinds spiega i benefici che alcune spezie e altro possono apportare alla salute cognitiva. Sono tutte spezie facili da trovare al supermercato e che fanno la differenza. Insomma, il caffè non è solo una bevanda “confortevole” e buona, ma sorprendentemente sembra avere anche molti benefici per il nostro cervello.
La prima spezia che il neurologo suggerisce di aggiungere al caffè è la cannella. Secondo Crawford “può regolare i livelli di zucchero nel sangue, il che è fondamentale per mantenere le funzioni cognitive e prevenire le malattie neurodegenerative”. La curcuma “aiuta a ridurre l’infiammazione e il danno ossidativo nel cervello”.
Lo zenzero “può contribuire a migliorare la funzione cognitiva, a ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo”, la noce moscata “migliora l’umore e può contribuire a uno stato mentale più concentrato e positivo”, mentre il pepe nero “aiuta a migliorare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, contribuendo indirettamente alla salute cognitiva”.
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