Gli studenti violenti a scuola potrebbero presto essere multati, arriva infatti una importante novità: cosa potrebbe cambiare.
Potrebbe presto diventare realtà un emendamento del Senato che riguarda il voto in condotta a scuola e dunque il comportamento di alcuni studenti. Il voto in condotta è stato da sempre uno dei motivi di elogio o di bocciatura di uno studente ma, ben presto, potrebbe arrivare una vera e propria multa per gli studenti violenti.
La commissione Cultura del Senato ha infatti dato il via libera definitiva al DDl 905 sulla sicurezza del personale scolastico. Il testo, proposto dalla Lega, arriva in risposta a una serie di aggressioni ai danni dei docenti e introduce multe pesanti e nuove pene a discapito degli studenti violenti. Vediamo tutti i dettagli.
Ddl del Senato contro gli studenti violenti: ecco a quali pene vanno incontro
In caso di aggressione al personale docente o ad un insegnate lo studente violento potrebbe scontare una pena che passa dagli attuali 5 ai 7 anni e mezzo. Punito con maggiore durezza anche l’oltraggio, la cui pena sale da 3 a 4 anni e mezzo. Oltre alla repressione la legge introduce percorsi formativi di sensibilizzazione e la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.
Inoltre, in caso di condanna per aggressione, lo studente potrebbe dover pagare una multa a titolo di risarcimento all’istituto scolastico di appartenenza della vittima. La sanzione pecuniaria parte da 500 euro e arriva a 10.000 euro. Sarà il giudice a determinarne l’importo, tenendo conto della gravità dei fatti e dell’atteggiamento dell’imputato dopo la denuncia.
L’eventuale sospensione condizionale della pena è subordinata al pagamento “della somma determinata a titolo di riparazione pecuniaria”. Rimane ferma in ogni caso la possibilità della vittima di richiedere un risarcimento in sede civile. Il nuovo Ddl arriva a seguito delle numerose aggressioni al personale scolastico.
Solo nel 2022 sono state aggredite oltre 200 docenti, così come riporta una indagine del Ministero dell’Istruzione. Un’altra indagine condotta da Skuola.net ha evidenziato come il 70% degli episodi di violenza avvengano sul piano verbale, con insulti e invettive; il 18% sono aggressioni con contatto fisico o con lancio di oggetti. Solo nel 15% dei casi il docente si rivolge alla presidenza.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affermato durante il question time alla Camera lo scorso 7 febbraio, che “da quando si è iniziato a rilevare l’incidenza delle aggressioni commesse in danno del personale scolastico, dunque a partire dallo scorso anno, si è registrato un aumento con riguardo alle aggressioni perpetrate dai genitori pari al 111%”.
“Chi aggredisce docenti, dirigenti e in generale tutti i lavoratori della scuola aggredisce lo Stato” questo il commento di Valditara. Che avrebbe poi aggiunto: “Si tratta di un altro importante tassello di un’azione politica determinata e ad ampio raggio che stiamo portando avanti come governo e maggioranza per ripristinare la cultura del rispetto nelle nostre scuole, a tutela di tutta la comunità scolastica”.