A molte persone capita di passare notti insonni. Ma se questo avviene con regolarità allora dovrebbe scattare un campanello d’allarme nella tua testa. Ecco perché.
Non riuscire a dormire è un’esperienza davvero frustrante. Talvolta capita anche quando siamo stanchissimi e l’unica cosa che vorremmo è un bel sonno rigenerante in grado di ristabilire il nostro equilibrio mentale. Ma in alcuni casi riuscire a godersi un’intera nottata di buon sonno è praticamente impossibile.
Sono molte le cose che potrebbero impedirci di dormire serenamente. Tra di esse troviamo ovviamente le preoccupazioni che ci attanagliano durante il giorno (e che nella tranquillità della notte sembrano diventare ancor più forti), l’ansia e lo stress. Ma alcune problematiche fisiche – a volte silenti – potrebbero avere un ruolo non secondario. Ecco di cosa stiamo parlando.
Se non riesci a dormire, forse soffri di questa patologia
Le malattie che interessano l’apparato intestinale – come le malattia infiammatorie e la sindrome dell’intestino irritabile – potrebbero avere un ruolo importante nel determinare la qualità del nostro sonno. Sono infatti molti gli studi che negli anni si sono concentrati sulla valutazione dei disturbi del sonno nelle persone con questo tipo di problematiche. E i risultati di questi studi sono stati chiari.
Per esempio, uno studio condotto da Smith et al. ha riscontrato che il 60% dei pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile avevano difficoltà non solo a prendere sonno ma anche a mantenerlo costante nel corso della notte. Stessa cosa per coloro che soffrono di malattia di Crohn e colite ulcerosa. Queste patologie possono provocare una forte infiammazione dell’organismo e condurre alla formazione delle citochine infiammatorie.
Le citochine possono favorire lo sviluppo di disturbi del sonno, come risvegli improvvisi, apnee notturne e insonnia. Chiaramente, in questi casi si innescherebbe un circolo vizioso. L’assenza di un buon sonno ristoratore potrebbe acuire i sintomi legati alle patologie intestinali, le quali non farebbero altro che rendere ancor più improbabile una notte di sonno senza problemi. Anche in assenza di particolari patologie, l’assenza di sonno potrebbe alterare l’equilibrio intestinale e favorire lo sviluppo di problematiche legate a quest’organo di primaria importanza.
Come affrontare, dunque, il problema? Per prima cosa sarebbe meglio regolarizzare gli orari in cui si va a dormire e quelli in cui ci si sveglia. La regolarità, da questo punto di vista, faciliterebbe la stabilizzazione dell’orologio biologico. Occorrerebbe poi tenere a bada lo stress con meditazione o yoga, alimentarsi in modo sano e, se i problemi persistono, consultare un medico specializzato in problemi del sonno per ottenere una cura su misura.